Io la guerra la conosco.
La vedo ogni giorno.
Senza sangue.
Senza odori.
Anche tu la conosci.
Ci vivi dentro.
Inconsapevole.
Almeno credi.
Non senti odori.
Non vedi sangue.
O forse sei tu
il sangue
la sanguisuga
la puzza orribile
della finzione...
Lei ci riconosce sempre
coi nostri odori
col nostro rosso
la nostra guerra.
Alfonso Graziano
Nato a Foggia dove tuttora risiede, laureato in scienze politiche-economiche. Sanguigno e viscerale il suo stile in alcuni casi, qualcuno ha detto un pugno nello stomaco e in altri quasi a sfiorare la dolcezza, una carezza .
Inquietudine e radicamento nel novecento sono i tratti principali dei suoi componimenti.
Ritmo e sospensione,silenzio e ricerca, Eros e Tanatos gli ingredienti essenziali del suo scavo nelle parole senza nessuna ricerca didascalica ne didattica.
All'attivo tre sillogi, del 2012 "Nelle meditate attese, "Rupe mutevole" e "Il carnevale degli uomini " 2015 ed. Divina follia. "Ti dico ora come ho smesso di morire" Di Felice edizioni 2017.
Si è cimentato con un testo teatrale,Concerti per violino,a marzo 2017 il debutto ed è presente in varie antologie. Con i “Concerti per violino” è arrivato secondo a concorso Rive Gauche di Firenze a dicembre 2017, IL CARNEVALE DEGLI UOMINI è stato premiato alla città di murex-Firenze nel 2015 e recentemente al premio LA SIRENA a Tortoreto. Precedentemente terzo al concorso Spiragli di Altamura nel 2014 e nel 2012 a Trino vercellese al premio L' INCONTRO. Premio speciale della giuria per la migliore silloge d’amore 2018 a Firenze concorso Rive gauche.
Tradotte in albanese e in greco alcune sue poesie.
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