mercoledì 22 giugno 2016


Una nota di Federico Preziosi, poeta e grande appassionato lettore. La conserverò tra le cose care.

Ho letto la tua opera, molto bella. Mi ha colpito questo taglio orientale... È come se tutte le tue emozioni fossero trattenute e poi sparse negli ambienti, negli oggetti, nei ricordi. Ti leggo ed è come se ti conoscessi; sento dolore ma non provo compassione, perché tu non vuoi compassione e non mi permetti di entrarci. È come se riuscissi ad oggettivare i tuoi sentimenti, renderli quasi impersonali, come cose che vedi in natura: un paesaggio, l'acqua, le foglie, l'erba, tutte presenze che fanno parte della vita, ma sono fuori dall'io umano e ci rientrano per metafore attraverso un sentire poetico. La tua poesia ha quasi lo spirito dell'haiku, a tratti mediterranea, ma solo perché è in quella parte del mondo che sei nata. Parli di Napoli poco, i tuoi luoghi potrebbero essere ovunque, evocare paesaggi diversi eppure esprimere esattamente la stessa cosa. Ho fatto bene a comprare il tuo libro, che bella lezione che mi hai dato!

Federico